Cronologia essenziale degli studi sul tarantismo, da Platone a De Martino 367 a. C. – Platone nell’Eutidemo descrive formule cantate per annullare le conseguenze dei morsi di scorpioni, serpenti e ragni malefici. 1362 – Guglielmo Marra da Padova racconta nel Sertum papale de venenis che «quando il malato ode una melodia che coincide con il canto del ragno da cui è stato morso, ne trova giovamento». 1425 – Sante de Ardoynis scrive nel “De Veneris” che i morsicati persistono nello stato di immaginazione, inclinazione, pensiero fino al momento in cui il veleno del morso non fosse stato debellato. 1450 – Johannes Tinctoris nei suoi studi di t...
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